Testata registrata presso il tribunale di Milano in data 20 luglio 2012 al n° 320 – ISSN 2281 – 1249

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Indagine della BEI sul Clima

La Banca europea per gli investimenti (BEI) ha lanciato la seconda edizione dell’indagine sul clima, condotta in partenariato con la BVA, una società di consulenza specializzata in ricerche di mercato. L’analisi, che ha interessato 30.000 persone, mostra come i cittadini percepiscono il fenomeno dei cambiamenti climatici nell’Unione europea, negli Stati Uniti e in Cina e, riguardo in particolare ali italiani, conclude che:

  • l’88% è favorevole al divieto di circolazione dei veicoli altamente inquinanti nei centri urbani;
  • l’87% ritiene che le comunità e i lavoratori più colpiti dalla transizione energetica dovrebbero ricevere un sostegno finanziario;
  • il 62% appoggia l’idea dell’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e dei beni che hanno un notevole impatto ambientale;
  • il 90% è favorevole all’interdizione dei prodotti di plastica monouso.

La ricerca rivela che, anche se potrebbero avere un impatto nella loro vita quotidiana, gli abitanti del bel paese sono pronti a sostenere le seguenti misure di contrasto ai mutamenti del clima.

Limitare i trasporti altamente inquinanti

Gli italiani sono nel complesso favorevoli a ridurre l’uso dei veicoli altamente inquinanti. Il 71% degli intervistati vede di buon grado il divieto progressivo dei veicoli a diesel, una percentuale che è superiore di 6 punti alla media UE (65%). Inoltre, l’88% degli italiani afferma di appoggiare eventualmente il blocco dei veicoli altamente inquinanti nei centri urbani, una percentuale anch’essa superiore di 6 punti alla media UE (82%).

Gli italiani sono meno entusiasti sull’introduzione di una tassa carbonio sui voli aerei, come misura di contrasto ai cambiamenti climatici: quelli favorevoli a un simile provvedimento sono il 69% degli intervistati rispetto alla media UE del 72%. Solo il 61% di coloro che appartengono alla fascia di età 15-29 anni vede di buon grado l’introduzione di una tassa carbonio, rispetto al 72% degli over 65.

Aumento dei prezzi di prodotti alimentari e di beni che contribuiscono pesantemente alle emissioni di CO2

Il 62% degli italiani concorda su un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari/beni che hanno un peso non trascurabile nelle emissioni di carbonio, come la carne rossa e gli smartphone.

Rifiuti di plastica

Il 90% degli italiani è orientato verso il divieto dell’uso dei prodotti di plastica monouso, una percentuale che è 5 punti superiore alla media UE (85%).

Sostegno alle persone colpite dalla transizione energetica

L’87% degli italiani reputa che le comunità e i lavoratori più colpiti dalla transizione energetica dovrebbero ricevere un sostegno finanziario, rispetto all’82% della media UE.

Istruzione

Il 94% degli italiani ritiene che il tema dei cambiamenti climatici e della raccolta differenziata debba essere adeguatamente trattato a livello di insegnamento scolastico.

Allargando i confini nazionali emerge che i cittadini dell’Unione europea, degli Stati Uniti d’America e della Cina sono favorevoli ad un’ampia serie di iniziative politiche mirate alla lotta ai cambiamenti del clima: ad esempio, la tassa carbonio sui voli aerei trova un generale riscontro positivo. Esistono però, come l’indagine dimostra, notevoli differenze tra le varie regioni riguardo al grado di accettazione di questa misura: i cinesi approvano una tassa carbonio sui voli aerei con una percentuale del 93%, rispetto al 72% degli europei e solo al 60% degli americani. Inoltre, l’82% degli intervistati dell’Unione europea, il 69% di quelli degli Stati Uniti e il 97% dei cinesi vedono di buon grado il divieto d’uso di veicoli altamente inquinanti nei centri urbani.

La Vicepresidente della BEI Emma Navarro, responsabile dell’azione per il clima e dell’ambiente, ha affermato: “I cambiamenti climatici sono una delle problematiche che più preoccupano i cittadini europei. È per questo motivo che sono disposti a fare sacrifici personali quando si tratta di lottare contro il riscaldamento globale e di adottare uno stile di vita più sostenibile. Allo stesso tempo, però, si aspettano che i governi e le imprese intraprendano misure per ridurre le emissioni di CO2 e per migliorare la tutela dell’ambiente. Ciascuno di noi deve sentirsi coinvolto nel fronteggiare questa sfida. La Banca europea per gli investimenti è fermamente impegnata a fornire gli strumenti finanziari e tecnici necessari a tutte le parti interessate affinché diano il loro contributo per risolvere la crisi climatica.”

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