Testata registrata presso il tribunale di Milano in data 20 luglio 2012 al n° 320 – ISSN 2281 – 1249

Attualità

E3CI: European Extreme Events Climate Index

European Extreme Events Climate Index: il primo indice sviluppato in Europa per monitorare e gestire l’impatto degli eventi meteorologici estremi

Cosa è

È un indice sintetico che fornisce informazioni sulle aree colpite da diversi tipi di pericoli indotti da eventi atmosferici estremi e sulla loro gravità. Nasce da una ricerca applicata per la valutazione del pericolo derivato dagli eventi estremi, sviluppato da IFAB – International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development in collaborazione con CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e Leithà (Gruppo Unipol).

Come funziona

E3CI si basa sul nordamericano Actuaries Climate Index (ACI) e affronta cinque impatti principali: stress da freddo e caldo, siccità, forti precipitazioni e venti intensi, indicatori che vengono identificati e calcolati mensilmente in modo da generare informazioni sull’insorgenza e sulla gravità dei rischi legati al clima. Per ogni variabile che costituisce l’indice vengono rilevate le anomalie rispetto a un periodo di riferimento (1981-2010). È in fase di studio la possibilità di inserire tra le variabili anche l’innalzamento del livello del mare e un indicatore correlato al rischio di incendi forestali.

Possibili applicazioni

L’indice fornisce un indicatore oggettivo della frequenza degli eventi meteorologici estremi, con la possibilità di identificare i territori più a rischio, studiare serie ripetute quindi misurare i danni di tali eventi e definire quelli futuri e può rivelarsi fondamentale nella valutazione e mitigazione delle conseguenze finanziarie dei rischi, oltre che nella sintesi e nella presentazione di dati complessi.

Le applicazioni variano dal mondo assicurativo al settore pubblico fino alla ricerca scientifica. L’E3CI consente una valutazione delle perdite economiche e assicurative legate all’insorgenza di eventi climatici estremi e dei loro gravi effetti. I dati forniti permettono, infatti, di adeguare le tariffe dei premi assicurativi, migliorare la gestione del portafoglio e dei rischi, sviluppare nuovi strumenti finanziari e nuovi prodotti assicurativi e riassicurativi con benefici per cittadini e consumatori.

Infine, è in grado di fornire dati utili per il monitoraggio dei trend climatici, sensibilizzando l’opinione pubblica rispetto a questo tema e agevolando il processo decisionale delle istituzioni ed enti locali impegnate nella realizzazione di un sistema di sviluppo sostenibile.

I dati saranno resi disponibili a tutti, gratuitamente, in formati aperti: una dashboard online ,consultabile sul sito di IFABwww.ifabfoundation.org – in un’apposita sezione che contiene mappe e grafici sintetici, oppure sulla piattaforma Dataclime, dove possono essere scaricati direttamente i dati grezzi per aree o mesi.

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