Testata registrata presso il tribunale di Milano in data 20 luglio 2012 al n° 320 – ISSN 2281 – 1249

Mobilità

Dopo il lockdown gli italiani riscoprono la passione per le due ruote

Secondo un sondaggio condotto da Wilier Triestina, produttrice di biciclette sportive di alto livello e portavoce del Rebirth Movement, la filosofia di pensiero che esorta a cogliere l’opportunità di ricominciare nel modo giusto con passione, ostinazione e più rispetto per noi stessi e l’ambiente in cui viviamo, dopo il lockdown per l’89% la percezione della bicicletta è cambiata, diventando un simbolo di cambiamento culturale (37%), nuova mobilità pulita (26%) e mezzo di trasporto flessibile (30%): in molti non potranno più farne a meno.

Fino a qualche mese fa, farina e biciclette non avevano nulla in comune, poi, all’improvviso, sono diventati il simbolo della pandemia globale, nati entrambi dal desiderio di riscoprire l’autenticità e la bellezza delle piccole cose, come il profumo del pane che avvolge la propria casa o il senso di libertà di una pedalata all’aria aperta.

Sembra proprio che tutto il mondo ora stia riscoprendo le due ruote: il mercato negli Stati Uniti è raddoppiato a marzo, gli ordini per le pieghevoli da pendolari sono quintuplicati ad aprile, Google ha registrato un aumento del 145% delle ricerche per “Best e-bikes” e in Italia le vendite hanno segnato un +60% rispetto a maggio dello scorso anno (ANCMA).

Al giorno d’oggi la bicicletta per gli italiani è un mezzo di trasporto smart e funzionale, che risolve problemi di parcheggio, consente di evitare il traffico e, soprattutto, permette di mantenere il distanziamento sociale (39%). La bici è anche uno strumento sportivo per allenarsi (22%): non dimentichiamo che il ciclismo è uno degli sport più amati dagli Italiani, con oltre 2 milioni di ciclisti praticanti (dati ISTAT). C’è poi chi lo ritiene solamente un diversivo per una passeggiata nel weekend (20%), mentre altri ammettono di non averne ancora colto il valore aggiunto negli spostamenti quotidiani (19%). Ma questa percezione è cambiata dopo il lockdown per la maggior parte dei rispondenti (84%): il 45% degli intervistati ne ha appena riscoperto bellezza e comodità, mentre il 39% ha acquistato la bici solo dopo la riapertura.

“Crescono l’interesse e la domanda attorno alla bicicletta a prescindere dagli incentivi. E come associazione chiediamo alle istituzioni di cogliere questa occasione per investire su infrastrutture ciclabili più capillari, sicure, equilibrate e rispettose degli interessi di tutti gli utenti della strada”, ha dichiarato Confindustria Ancma. Conferma questa esigenza l’89% dei rispondenti, che utilizzerebbe maggiormente la bici se venissero potenziate piste ciclabili e percorsi limitati al traffico.

Pedalando gli italiani si sentono liberi e senza limiti, assaporano il piacere, negato per diverse settimane, di stare all’aria aperta (41%). Ma non solo. Le due ruote sono anche una scelta sostenibile (22%), che inorgoglisce chi la sceglie, forte di dare il proprio contributo per ridurre le emissioni inquinanti. Non manca chi la considera l’alternativa più smart per gli spostamenti urbani (21%). Per la maggior parte (62%) “una bici non vale l’altra”: per il 39% è uno status symbol che riflette il proprio stile, mentre per il 23% è una vera e propria estensione della propria personalità. Per l’85% l’e-bike potrebbe essere una buona alternativa per affrontare distanze più lunghe: il 67% dichiara che la utilizzerebbe senza problemi se ci fossero a disposizione parcheggi sicuri e aree dedicate alle bici.

“Libertà, indipendenza, normalità. La bici rappresenta perfettamente ciò che è mancato in quelle settimane immobili”, ha dichiarato Andrea Gastaldello, CEO di Wilier Triestina. “È il mezzo che più sta riflettendo la voglia di ripartire, di uscire dallo stallo, di rinascere. Per molti rappresenta proprio il simbolo di un cambiamento culturale da incoraggiare, per altri una nuova mobilità pulita, per altri un mezzo di trasporto flessibile, per altri ancora un alleato nello sport. Per noi, che siamo su questo mercato da oltre 100 anni, la bici è tutto questo. E siamo orgogliosi di cogliere questa nuova opportunità, che sta contribuendo a dare alle due ruote il valore che meritano”.

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