Testata registrata presso il tribunale di Milano in data 20 luglio 2012 al n° 320 – ISSN 2281 – 1249

Mobilità

Treno giapponese superveloce

Di recente le ferrovie giapponesi hanno comunicato di aver iniziato dei test per un nuovo treno a levitazione magnetica in grado di raggiungere la velocità di ben 500 Km/h. Già nel 1996 era stata realizzata nella zona di Yamanashi una tratta di 18,4 Km dove un primo esemplare aveva toccato la velocità record di 587 Km/h. Attualmente sono in corso i lavori per ampliare la linea fino 45,8 Km e subito dopo partiranno ufficialmente i test per i treni destinati ad uso commerciale.

Notoriamente il Giappone è sempre stato all’avanguardia in campo ferroviario, si ricordano, infatti, i famosi treni proiettile Shinkansen, in funzione già dal 1964 sulla linea Tokio-Osaka, che oggi permettono di andare in 90 minuti da Tokyo a Nagoya. I nuovi treni magnetici, chiamati Chuo Shinkansen, consentirebbero di coprire lo stesso percorso in soli 40 minuti, cioè circa in metà tempo. Il programma prevede inizialmente di entrare in servizio fino a Nagoya nel 2027, per, poi, effettuare il raddoppio della linea fino a Osaka entro il 2045.

La caratteristica principale che permette di distinguere i treni a levitazione magnetica da quelli tradizionali è l’impiego di elettromagneti per rimanere sollevati dal binario su cui viaggiano, di modo che per muoversi devono vincere la sola resistenza dell’aria e non l’attrito con le rotaie. Questo gli consente di spingersi a velocità molto elevate in modo più rapido e relativamente più silenzioso rispetto ai treni classici.

Nonostante siano allo studio già dagli anni Settanta, ad oggi esistono solo due linee di questo tipo in servizio commerciale, e tra l’altro su tratte molto brevi, a Shangai in Cina e ad Aichi in Giappone. Questo perché i costi per la realizzazione dei binari sono nettamente superiori rispetto a quelli già alti delle ferrovie comuni, anche se nel lungo periodo vengano compensati dalla minore necessità di manutenzione dovuta appunto all’assenza di attrito.

A differenza dei treni già in servizio, i nuovi Chuo Shinkansen si serviranno di elettromagneti a superconduzione, in cui la resistenza elettrica viene annullata portandoli a temperature di poco superiori allo zero assoluto (- 273,15° C). Inoltre, saranno leggermente più piccoli dei treni attuali (2,9 m di larghezza e 3,1 di altezza) e un convoglio di 12 vagoni potrà trasportare all’incirca 700 passeggeri.

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