Testata registrata presso il tribunale di Milano in data 20 luglio 2012 al n° 320 – ISSN 2281 – 1249

Mobilità

Teletrasporto

Una delle cose che da sempre ha affascinato gli spettatori della fortunata serie televisiva Star Trek, dopo la capacità dei viaggi interstellari, è stato sicuramente il teletrasporto. La serie risale addirittura agli anni Sessanta e c’è da dire che col passare degli anni l’esigenza di un mezzo capace di trasportarci istantaneamente da una parte all’altra del globo non ha fatto che crescere, spinta sicuramente dalla frenesia di produttività che domina il sistema economico mondiale.

E così, da quando la scienza ha iniziato ad usare con maggior frequenza il termine teletrasporto nei recenti esperimenti di fisica quantistica, l’attenzione generale è aumentata alla ricerca di qualche spiraglio verso il mezzo di trasporto definitivo. Fantascienza a parte, quello che finora è stato possibile raggiungere è esclusivamente la lettura dello stato quantico di un fotone e la sua riproduzione in un altro luogo. Il problema durante questo test è stato che, per crearne una copia, l’originale doveva essere letto così accuratamente da venire distrutto durante il processo. Un secondo passo in avanti, sicuramente più significativo verso quello che è il teletrasporto per definizione nell’immaginario collettivo, è stato compiuto successivamente trasportando un fascio di materia senza doverlo distruggere del tutto per leggerne le informazioni.

Ora tre fisici americani hanno trovato una nuova proprietà della materia che infrange tutte le regole finora conosciute e potrebbe essere alla base del teletrasporto. Naturalmente non esiste una macchina del tempo che possa effettuare le verifiche del caso, ma di fatto gli scienziati hanno osservato che un composto dell’uranio (Uru2Si2) in certe condizioni rompe il concetto fisico sia della simmetria per inversione temporale, come succede nel magnetismo, che della simmetria per doppia inversione temporale, che invece nel magnetismo è garantita. È come dire che in natura esistono due categorie di particelle: quelle che quando tornano indietro nel tempo rimangono se stesse e quelle, invece, che per risultare se stesse devono tornare indietro nel tempo due volte. La nuova teoria, definita dai suoi ideatori stato astatico, propone una simmetria per inversione temporale addirittura quadrupla. Quindi, si può dire che in questo momento ci troviamo nel bel mezzo di una rivoluzione quantistica e si prevedono cose mirabolanti in futuro, tra cui i tanto discussi viaggi nel tempo.

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