Testata registrata presso il tribunale di Milano in data 20 luglio 2012 al n° 320 – ISSN 2281 – 1249

Energie rinnovabili

Nella metropolitana energia prodotta dal corpo umano

Lungo la linea 11 della metropolitana parigina e precisamente all’altezza della stazione di Rambuteau, a due passi dal Centro Pompidou, le migliaia di persone che quotidianamente vi transitano vengono inconsapevolmente impiegate come minicentrali energetiche. Poiché il passaggio dei treni e la presenza di numerosi passeggeri rendono la metro un luogo caldo anche d’inverno (fino a 20°C), la Società Paris Habitat ha pensato ad un sistema intelligente quanto originale di riscaldare 17 case popolari ubicate sopra la stazione stessa. In pratica, il calore prodotto dai treni e dai passeggeri sale verso l’alto, poi attraverso un apposito scambiatore viene ceduto ad un fluido più freddo ed infine trasferito in opportuni condotti.

Secondo molti esperti la vera novità in fatto di energie rinnovabili è rappresentata proprio dal corpo umano: è noto, infatti, che emettiamo circa 100 watt di calore che in ambienti piccoli e affollati sale, però, velocemente disperdendosi in atmosfera. Ora, invece, è possibile utilizzarlo alla stregua di altre fonti energetiche alternative, che negli ultimi anni hanno fatto enormi progressi sia grazie a sostanziosi contributi pubblici che ad orientamenti politici molto più sensibili alle questioni ambientali. Ad esempio, in Islanda, il 95% del fabbisogno energetico è coperto da centrali geotermiche alimentate con calore proveniente dal centro della terra, mentre nelle acque del mar Tirreno, sopra al vulcano Marsili (di ben 70 chilometri di lunghezza, 30 di larghezza e 3 di altezza), sorgerà la prima centrale termica sottomarina al mondo capace di servire una città di 700 mila abitanti.

Inoltre, l’energia eolica e solare continuano a crescere a ritmi vertiginosi, come dimostrano le estese superfici di pannelli solari in Italia o le gigantesche pale visibili a grande distanza sulle coste del New England. Ma il vero problema è come fare dove mancano vento, sole o vulcani e, soprattutto, come produrre energie nei sempre più numerosi centri urbani. La risposta, oltre che dagli attuali fotovoltaico e geotermico, la troviamo, appunto, nel calore emesso dal corpo umano. Così, ad esempio, non stupisce che il Mall of America, uno shopping center del Minnesota di ben 400 mila metri quadrati, utilizza un sistema che, oltre ai raggi di sole catturati dai tetti, sfrutta il calore dei clienti.

Come tipico esempio di uso di energia umana non potevamo, però, dimenticare la stazione centrale ferroviaria di Stoccolma, in Svezia, che ospita circa 250 mila viaggiatori al giorno. Il sistema di ventilazione dello snodo ferroviario è stato appositamente progettato per imprigionare il calore delle persone che viene, poi, impiegato per riscaldare l’acqua contenuta in grossi serbatoi sotterranei. Da lì l’acqua calda viene inviata ad un edificio di 13 piani destinato ad uffici, situato ad appena 100 metri di distanza. La stazione di Stoccolma si avvale, naturalmente, anche di altri sistemi per ridurre i consumi energetici: ad esempio, fasci di fibre ottiche assicurano la trasmissione di raggi dal soffitto in punti che necessitano maggiormente di luce e, in estate, l’acqua proveniente da un lago non distante viene utilizzata per il raffreddamento, ma l’assoluta novità è proprio l’energia rinnovabile prodotta dal corpo umano, grazie alla quale riesce a diminuire del 25% la sua bolletta energetica.

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