Testata registrata presso il tribunale di Milano in data 20 luglio 2012 al n° 320 – ISSN 2281 – 1249

Attualità

Padiglione Italia, il cuore pulsante di EXPO 2015

Il concept guida del Padiglione italiano è “Vivaio Italia”: uno spazio protetto che aiuta i progetti e i talenti a germogliare, offrendo loro un terreno fertile in grado di dare visibilità e accoglienza alle energie giovani che operano nel Paese. Mentre “Orgoglio Italia” è la riaffermazione del contributo straordinario che l’Italia da a questa esposizione universale; significa, con spirito di realismo, prendere coscienza delle sfide che il Paese deve affrontare oggi, con uno sguardo positivo verso il domani.

Padiglione Italia è il luogo dove si coltivano risposte ma è anche lo spazio in cui si pongono domande e si stimola il senso critico dei visitatori coinvolgendoli attivamente in una esperienza che è al tempo stesso sorprendente, divertente, stimolante, ed educativa. E’ un grande vivaio, il terreno di cultura dove crescono i semi del futuro che l’Italia offre al mondo intero come contributo sul tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita” e propone risposte e contenuti di approfondimento disposti secondo quattro assi concettuali: la potenza del saper fare, ossia creatività, eccellenza e innovazione, la potenza della bellezza, ovvero turismo, qualità della vita e paesaggi d’Italia, la potenza del limite, cioè tradizione, gestione delle risorse e resilienza ed infine la potenza del futuro, con i semi del futuro, i semi naturali ed i semi imprenditoriali.

Al piano terreno è l’arte contemporanea italiana ad offrire i primi spunti di riflessione ai visitatori. Un dialogo tra classicismo e contemporaneità perfettamente in linea con gli stilemi proposti. Le opere d’arte si inseriscono in modo funzionale nel percorso che si snoda all’interno del Padiglione per rappresentare l’identità di tutta l’Italia.

Il primo piano è caratterizzato da 21 storie da 21 regioni che raccontano il nostro saper fare, ovvero ingegno, creatività applicata e innovazione attraverso un’installazione di sculture raffiguranti uomini e donne che compongono una sorta di “tableau vivant”. Una rappresentazione ultramoderna di professioni capaci di rappresentare le attività economiche più significative e distintive del territorio. Storie di donne e uomini impegnati ogni giorno a rendere la nostra terra ricca e produttiva.

Il percorso al secondo piano inizia con la “distress chamber” e il TG NEWS WALL (monitor con news feed su emergenze ambientali), che costringono il visitatore ad una esperienza di stress psico-fisico e invitano ad una riflessione sullo stato del nostro pianeta. Dopo di che ci si immmerge in tre stanze altamente simboliche che rappresentano la vera potenza della bellezza italiana: paesaggi, architetture e dettagli di interni mozzafiato ripresi con tecniche che valorizzano la loro unicità. Le vedute, gli interni ed i paesaggi sono replicati visivamente grazie ad un sistema a specchi (riflessioni) e a tratti scomposti (caleidoscopio) per produrre una visione originale, un nuovo sguardo sulla bellezza e un effetto di riproduzione infinita che avvolge il visitatore.

Nella visione proposta il concetto di bellezza è inquadrato all’interno di canoni prospettici che si manifestano nella disposizione dei paesaggi (sempre ad “orizzonte coerente” rispetto all’osservatore) e nella struttura della stanza. Prospettiva intesa anche come metafora del guardare oltre: sinonimo di visione e capacità progettuale. Ma bellezza è anche lavoro per preservarla e tutelarla in coerenza con l’intero percorso narrativo, per produrre una riflessione nel visitatore sull’importanza del mantenimento e recupero del nostro enorme patrimonio artistico.

Un percorso a contrasto: il visitatore ha modo di rivivere in tutta la sua drammaticità il momento del crollo della Basilica di San Francesco. Il filmato del crollo proiettato e per terra cocci, detriti, macerie. Di fianco, immagini di come si presenta oggi la volta affrescata e la Basilica integra grazie allo straordinario intervento di recupero. Un ulteriore momento di riflessione attende il visitatore, con l’installazione “Italia: se non ci fosse?“ l’installazione invita il pubblico, attraverso un grande plastico del Mediterraneo in cui manca la nostra penisola, a riflettere su cosa sarebbe oggi il mondo senza l’Italia. Al termine del piano, il visitatore viene accolto da un’ultima sorpresa: l’installazione che parlerà di bellezza vissuta con gli altri sensi, ossia un percorso sensoriale al buio che invita a scoprire un mercato attraverso i soli udito e olfatto. Ad un primo momento di disorientamento segue una iper-attivazione delle capacità sensoriali pronte a recepire e interpretare gli stimoli proposti sotto forma di odori, forme e consistenze diverse.

Al terzo piano troviamo poi creatività ed ingegno dalle regioni e dai territori; il futuro raccontato come superamento di un limite. Storie di persone, normali e straordinarie che, grazie al loro ingegno, hanno vinto battaglie contro piccole e grandi avversità, trasformando gli ostacoli in idee che cambieranno il nostro futuro. Ologrammi, oggetti e brevi cortometraggi rappresentano gli strumenti di racconto. La presenza dominante di una replica dell’Albero della Vita al centro della stanza, con le sue fronde in diretta connessione con i protagonisti del racconto, simboleggia la metafora su cui si basa l’intero percorso e completa la risposta italiana ai quesiti posti da Expo 2015.

il Padiglione Italia è percorso dal Cardo, una strada i cui contenuti si innestano mirabilmente all’interno dei concept: Produzione, Evoluzione, Natura. Insomma una festa visiva e sensoriale.

Le Regioni Italiane presentano contenuti trasversali e coerenti con i temi di Expo 2015, con un focus specifico sul patto uomo-cibo-territorio. Inoltre nel Cardo, il visitatore è accompagnato alla scoperta, attraverso installazioni, storie ed assaggi, dell’eccellenza della produzione italiana agroalimentare. Per orientarsi in questo divertente racconto, il visitatore è guidato da una APP che di volta in volta indirizza e fornisce approfondimenti e spunti a seconda del palinsesto della giornata.

Ma il vero segno italiano, autentica icona globale, che sintetizza il percorso concettuale del Padiglione è l’Albero della Vita, che affonda le proprie radici nelle eccellenze del Paese Italia (Palazzo Italia, spazi espositivi), le raccoglie (Cardo) e le offre con un gesto ampio e simbolico che ricorda la diffusione dei semi (l’albero della Vita appunto). L’Albero è il collettore della straordinaria varietà italiana, della potenza e della capacità, propria del nostro paese, di produrre bellezza. Le sue origini sono profondamente ancorate nel nostro patrimonio culturale. È difronte ai mosaici del Duomo di Otranto, che questa immagine ha, per la prima volta, emozionato Marco Balich. L’eco e le influenze di questo simbolo si ritrovano sia nel pavimento del Campidoglio di Michelangelo, sia nella tradizione orientale: in numerose culture del mondo è infatti riconosciuto come elemento dall’alto valore storico e spirituale, ma è anche, grazie al cinema, un segno iper-contemporaneo nell’immaginario collettivo. La struttura, con i suoi 37 metri di altezza ed una circonferenza di 45 metri, è pensata per essere, per tutta la durata dell’esposizione universale, una macchina scenica che offre al pubblico uno spettacolo unico con fontane, musica, luci, colori, proiezioni e spettacoli pirotecnici.

Translate »