Testata registrata presso il tribunale di Milano in data 20 luglio 2012 al n° 320 – ISSN 2281 – 1249

Attualità

Ai margini del sistema solare il Pianeta Nove grande 10 volte la Terra

Alle estremità del Sistema solare, avvolto nell’oscurità e troppo distante per poter riflettere la luce del Sole, potrebbe annidarsi il Pianeta Nove, un pianeta gigante grande almeno dieci volte la Terra. È questa la scoperta, per ora solo a livello di supposizione, dell’Istituto Californiano di Tecnologia (Caltech). Al momento, infatti, il pianeta delle dimensioni di Nettuno non è stato ancora osservato e ci sono solo calcoli, pubblicati sull’Astronomical Journal e giudicati comunque attendibili dalla comunità scientifica, ad indicarne la possibile esistenza.

I ricercatori del Caltech avevano iniziato le loro ricerche con un obiettivo preciso: rimuovere le ipotesi sull’eventuale esistenza di un nono pianeta del Sistema Solare, emersa in studi precedenti sulla base dell’osservazione di particolari concentrazioni di piccoli oggetti celesti. Tuttavia i calcoli gli hanno dato torto, al punto da ipotizzare proprio la presenza del Pianeta Nove. A suggerirne l’esistenza non è stata quindi l’osservazione diretta, bensì le loro orbite, che secondo i calcoli risultano influenzate dalla forza di gravità di un grosso pianeta nascosto, situato ben al di là di Plutone.

Se confermata, la scoperta avrebbe del sensazionale, tanto da far riscrivere i libri di astronomia e soprattutto rivedere i modelli del Sistema Solare. Secondo i calcoli effettuati il pianeta dovrebbe avere un diametro tra due a quattro volte superiore a quello della Terra, il che lo porterebbe direttamente al quinto posto tra i pianeti per dimensioni dopo Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Per fare un giro completo del Sole questo pianeta potrebbe impiegare tra i 10.000 e i 20.000 anni.

Gli scienziati ovviamente sono cauti, in quanto il pianeta non è stato ancora studiato e non si può quindi parlare di scoperta, ma questi nuovi calcoli sono più affidabili rispetto a quelli fatti in passato e riguardano le orbite, inaspettatamente allineate, di sei piccoli corpi celesti che si trovano oltre l’orbita di Nettuno ed esattamente nella fascia di Kuiper. In pratica è la stessa area in cui si trova Plutone, nono pianeta del Sistema Solare fino al 2006 e poi declassato a pianeta nano.

I calcoli hanno escluso che la disposizione delle orbite possa essere causale, perché questa probabilità è di appena lo 0,007% o addirittura di 1 su 15.000. La simulazione suggerisce invece la presenza di un grande corpo celeste delle dimensioni di Nettuno, con una massa cioè pari a dieci volte quella della Terra e distante dal Sole fra 200 e mille Unità Astronomiche, ossia fra 200 e 1.000 volte la distanza che separa la Terra dal Sole, pari a circa 150 milioni di chilometri.

Se il Pianeta Nove esistesse davvero sarebbe quindi ghiacciato e lontanissimo e si sposterebbe lentamente lungo un’orbita ellittica che lo tiene gran parte del tempo molto distante dal sole. A spingerlo tanto lontano si ipotizza siano stati gli altri pianeti durante la loro formazione, avvenuta circa 4,5 miliardi di anni fa. Gli stessi autori dei nuovi calcoli sono consapevoli del fatto che la loro non è ancora una scoperta, perché finché non ci sarà un’osservazione diretta si potrà parlare solo di un’ipotesi, anche se potenzialmente buona.

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