Testata registrata presso il tribunale di Milano in data 20 luglio 2012 al n° 320 – ISSN 2281 – 1249

Energie rinnovabili

Pannello solare microbico

Alla domanda se anche il fotovoltaico può essere bio ha risposto un gruppo di ricercatori della Binghamton University dello Stato di New York, che ha realizzato il primo pannello solare microbico, ossia l’evoluzione naturale del fotovoltaico organico che affida il lavoro più delicato e per certi versi critico ad alcuni batteri fotosintetici allo scopo di creare elettricità.

I responsabili della ricerca spiegano in cosa consiste il pannello solare microbico: nove celle biologiche collegate fra loro dove il materiale 2 (ex. silicio) viene rimpiazzato con cianobatteri. Una volta che un pannello bio-solare sarà disponibile potrà diventare una fonte di alimentazione permanente sia per piccoli sistemi di telemetria wireless che per sensori wifi impiegati in siti remoti in cui una sostituzione assidua della batteria non è praticabile.

Lo studio è partito solo di recente, quando il gruppo è riuscito ad aumentare le prestazioni delle celle bio-solari cambiando i materiali utilizzati in anodo e catodo e realizzando un dispositivo a singola camera microfluidica. Gli scienziati sono quindi arrivati a connettere nove celle identiche in un modello 3×3 per ottenere un pannello scalabile e impilabile. Ad oggi la potenza conseguita è molto bassa, meno di 6 microwatt, ma l’unità è in grado di generare energia elettrica in maniera continua attraverso la fotosintesi e l’attività respiratoria dei batteri per oltre 60 ore totali, giorno e notte.

Come sostengono gli stessi ricercatori, siamo solo all’inizio, quindi il lavoro da fare è ancora lungo, ma questa ricerca è importante ai fini della comprensione dei processi di trasferimento elettronico fotosintetici extracellulari in un gruppo più contenuto di microrganismi con un elevato controllo del microambiente e rappresenta una piattaforma versatile per studi sulle celle bio-solari. i risultati dello studio sono stati pubblicati in forma cartacea sulla rivista Sensors and Actuators B Chemical, al momento sono disponibili anche on-line.

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