Testata registrata presso il tribunale di Milano in data 20 luglio 2012 al n° 320 – ISSN 2281 – 1249

Energie rinnovabili

Generatore marino di elettricità

Dalle onde del mare la forza necessaria per produrre energia elettrica: il primo generatore marino di elettricità porterà il marchio Enel Green Power, nata su iniziativa di Enel S.p.A. e presente in 16 Paesi che si occupa di impianti di produzione di energia elettrica con l’utilizzo di fonti rinnovabili. E il tutto frutto della tecnologia made in Italy costruita e sviluppata dalla società pisana 40South Energy, che ha il suo headquarter in Inghilterra ed è presente in tre Paesi, che ha avviato l’installazione e la messa in opera a Punta Righini (Castiglioncello) della macchina R115, caratterizzata da specifiche tecniche quali capacità nominale di 150 KW e potenza installata di 100 KW. Inoltre, dettaglio assolutamente non trascurabile, il generatore sarà completamente integrato nell’ambiente marino e in grado di produrre, secondo le prime stime attendibili, circa 220 MWh all’anno, sufficienti, cioè, a coprire il fabbisogno energetico di ben 80 famiglie.

Una soluzione, quindi, a cui si dedicherà interamente 40South Energy Srl, la sede italiana dell’azienda fondata nel 2007 da un matematico pisano della Normale, e che risulterà determinante per soddisfare i consumi delle isole e comunque in ogni circostanza in cui si riveli problematico l’allacciamento alla rete di distribuzione elettrica. Una volta ultimato il montaggio del generatore verranno eseguiti i previsti test, dopo di che verranno valutate le performance della macchina in ambiente marino ed è probabile che Enel Green Power rinsalderà la collaborazione con 40South Energy sul panorama internazionale.

E per quanto riguarda gli aspetti manutentivi, qualsiasi intervento, vuoi per malfunzionamento, rottura o manutenzione programmata, avrà luogo completamente in superficie e in nessun caso con l’impiego di sub. In particolare, gli elementi oggetto di intervento (rigenerazione, riparazione) verranno portati a galla assieme alla macchina, poi, svincolati da essa e, quindi, sostituiti con parti di ricambio e nessun intervento sul singolo pezzo avverrà in mare. I pezzi sostituiti verranno, infine, inviati in officina sulla terraferma per la necessaria riparazione e, successivamente, lasciati in magazzino per essere utilizzati come parti di ricambio per interventi futuri.

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